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Anniversario della Repubblica Italiana – messaggio dell’Ambasciatore d’Italia in Eritrea

74.MO ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Il 74.mo anniversario della fondazione della Repubblica Italiana si configura quest’anno come una ricorrenza diversa dal solito, priva di grandi celebrazioni a causa del momento storico particolarmente difficile che stiamo vivendo. L’emergenza virus, che ha assunto rapidamente i caratteri di una pandemia, annovera purtroppo l’Italia tra i paesi più colpiti, con migliaia di morti, decine di migliaia di malati e milioni di persone che hanno visto le loro vite completamente stravolte da questa calamità. In un simile scenario, il nostro paese è stato preso ad esempio per il rigore delle misure adottate per contenere il contagio, per la disciplina e il rispetto di tali misure da parte della popolazione, per la dignità e la compostezza di chi ha subito in prima persona le conseguenze dell’epidemia. Conseguenze non solo sullo stato di salute ma anche sulla stabilità socio-economica propria e del proprio nucleo familiare.

In tale situazione di generale incertezza, la ricorrenza della nascita della Repubblica quest’anno ci induce a pensare soprattutto alle categorie più svantaggiate, alla componente più fragile della nostra società che, a causa dell’emergenza, sta pagando un prezzo molto elevato. Le nostre istituzioni e la società civile stanno dimostrando una particolare sensibilità proprio nei loro confronti, non mancando, al contempo, di rivolgere lo sguardo al resto del mondo, parimenti in difficoltà, con iniziative di solidarietà a loro volta ricambiate. In questa cornice di unione e di accresciuta attenzione verso gli altri, sia all’interno che all’esterno dei confini nazionali, ricordiamo il 2 giugno del 1946 come una data fondamentale per il nostro paese, data che per l’Italia ha segnato l’avvio dell’esperienza repubblicana che ha garantito una lunga stagione di democrazia e di libertà. Ritengo che il ricordo di questo 2 giugno diverso, vissuto in modo intimo e non conviviale, permarrà a lungo nelle nostre vite e che la dura esperienza collettiva che sta segnando tutti noi rafforzerà ulteriormente il nostro senso di orgoglio, di unità e di appartenenza.

Stefano Moscatelli

Ambasciatore d’Italia in Eritrea