La presenza italiana nel Paese risale alla fine del XIX secolo, quando il Governo postunitario acquistò la baia di Assab (1882). Successivamente all’occupazione della città costiera di Massaua gli italiani cominciarono a insediarsi nell’area di Asmara, sull’altopiano.
Nel 1890 fu proclamata la Colonia Eritrea. Fra gli ex-possedimenti coloniali italiani, l’Eritrea è di gran lunga quello dove l’impronta italiana è più profonda. In un censimento del 1939 gli Italiani residenti ad Asmara erano circa 53 mila su una popolazione che non raggiungeva i 100 mila abitanti.
Ancora oggi il forte retaggio culturale italiano è presente, in particolare, nella città di Asmara, il cui centro storico riflette i principali stili artistici e architettonici in voga in Italia nel periodo 1890-1940. Grazie all’importanza della sua struttura urbanistica e dei suoi monumenti, nel luglio del 2017 Asmara è stata dichiarata Patrimonio culturale dell’UNESCO.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale ad Asmara fu istituito un Consolato Generale dipendente dall’Ambasciata d’Italia ad Addis Abeba. Con l’indipendenza dell’Eritrea del 1993, al posto del Consolato è stata aperta l’Ambasciata d’Italia presso lo Stato d’Eritrea.